Citando
Willie Peyote e la sua canzone “E allora ciao” (Per chi non la
conoscesse, consiglio vivamente la canzone e l’artista): Chi pecca
d’esperienza parla per sentito dire. Volete degli esempi?
Ce
ne sono di tutti i tipi, i più triviali, come Vincenzo Montella,
allenatore in serie A, che intervistato dalle Iene asserisce che
“Caracas è pericolosissima” e quando poi gli viene chiesta
l’ubicazione della suddetta, abbozza un “Marocco(?)” servizio completo le Iene e
quelli un po’ più ampi (Si, lo so che parlare dell’ignoranza dei
calciatori è come sparare sulla Croce Rossa); prendiamo per esempio
un gruppo di persone in Italia, le quali non hanno mai viaggiato al
di fuori dell’Europa e chiediamo loro cosa pensano degli arabi. La
maggior parte delle risposte che otterremmo esprimeranno un giudizio
negativo basato solo sul sentito dire, delle televisione o
dagli amici, e queste persone, appunto peccando di esperienza,
esprimono un parere razzista pensando di essere nel giusto.
Questo
concetto si applica a tantissimi altri campi ma credo che abbiate
capito il mio punto di vista e la ragione per la quale spesso sembro
poco loquace, ma è solo perché se devo esprimermi senza sapere di
cosa sto parlando, evito
La canzone non ho avuto voglia di sentirla, ma immagino che tu intendessi dire: "chi pecca di INesperienza", no? "Peccare d'esperienza" non vuol dire niente, o meglio, vuol dire esattamente in contrario di quello che mi pare voglia dire tu.
RispondiEliminaEssere manchevole, imperfetto: è un quadro che pecca alquanto nel colore
RispondiEliminaSIN. difettare
Peccare "in" in qualcosa vuol dire eseguirla in modo difettoso: "pecca nel canto" = canta male.
RispondiEliminaInvece, "peccare d'ingenuita" = essere ingenuo; "peccare d'avarizia" = essere avaro; "peccare d'esperienza" = essere esperto, dunque il contrario di quello che vuoi dire tu.